Gli alieni, i vegani e la P2

I film americani, così scontati e rassicuranti, sono stati inventati da qualcuno che sapeva benissimo cosa si prova durante le domeniche di hangover; quando la vita è insostenibile, quando la depressione incombe, quando va tutto, ma veramente tutto malissimo, non c’è nulla di meglio di un bel film che dal primo fotogramma fa capire chi sono i cattivi, chi sono i buoni e chi vincerà.

Ho sempre pensato che i colossal hollywoodiani potessero essere l’unico balsamo per il mio animo malato MA fortunatamente la vita ha voluto farmi una sorpresa, mettendomi sulla strada l’antidepressivo definitivo: BLU NOTTE.

Cosa c’è di rassicurante in Lucarelli che mi racconta stragi, attentati e delitti delle bestie di Satana? Proprio niente, in verità. Però vi giuro che le musichette inquietanti, quello studio blu, quel linguaggio finto tecnico che conquisterebbe senza problemi la casalinga di Voghera hanno preso il sopravvento sulla mia psiche. Non c’è nulla da fare, sono entrata nel tunnel, sto scrivendo lettere alla Rai perché non possono cancellare Blu Notte ora che ho scoperto che non posso farne a meno.

Cosa accadrà adesso? Riceverò degli aiuti statali in quanto affetta dalla terribile patologia “vedo brigatisti seduti sui tram della BVG“? Finirò mai di dividere i miei contatti di Facebook in “mafiosi, spie americane, iscritti alla P2”? Quanto è grave da 1 a 10 sognare di poter dire “sono un prigioniero politico”? Sopravviverò domani o morirò nella strage di Fiumicino? E chi racconterà la mia storia alle casalinghe di Voghera ora che Lucarelli non c’è più?

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