I punti cardinali

Mango non è più dov’era Mango, ma questo lo sapevo, è successo anni fa. Ho avuto tempo persino di crearmi un ricordo, nel Mango nuovo, perché una volta, al secondo piano, Cristina ha comprato un vestitino di pelle – non ricordo in quale estate, ma credo che Martina vivesse ancora in Italia. 

Mi fa ancora strano, però, passare in quella strada e non vederlo più “al suo posto” – l’unico negozio “normale”, che riconoscevo simile ai negozi a cui ero abituata quando mi ero trasferita qui, ormai quasi dodici anni fa. 

La piazzetta che guardavo quando ci fermavamo a leggere i giornali sui divanetti colorati, mentre aspettavamo i nostri amici per andare a mensa, è diversa; sapevo già anche questo, ma continua a sembrarmi strano.

Non trovo più i posti dove andavo a bere il caffè, ma forse quelli ci sono ancora, sepolti dietro ai cantieri.

Non riconosco delle strade che ho attraversato un miliardo di volte – mentre ero triste, mentre ero euforica, mentre pensavo “che voglia di andarmene di qui” – non ricordo se il cinema Eden fosse già chiuso, se stesse chiudendo, se siamo riusciti ad andarci almeno un paio di volte.

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